mercoledì 24 aprile 2013

L' "AMIA" SPORCA PALERMO... FU DOLCE NORMANNA

Rifiuti a Palermodi Giuseppe Vullo - C'era una volta la città di Panormo, anche da Goethe conca d'oro chiamata.......Ricoperta d'arance e limoni brillanti...Ora in mano a mafiosi e ladroni furfanti....

Dello "STUPOR MUNDI" io sogno il ritorno.....ma nel frattempo, immondizia di notte e di giorno... Dagli abusivi imbrattata e stuprata, da tante genti odiata ed amata....Dai fenici fondata, poi araba e felice "NORMANNA". Ma or stare qui per me è una condanna? Mentre percorro verso casa, la via... sul giornale leggo del CRAC all'AMIA. Montagne di immondizia ed escrementi, interiori turbamenti e contrastanti sentimenti. A volte vorrei fuggir lontano, in un paese onesto e sconosciuto, con i nipoti in braccio ed i vecchi per la mano... ma in questa città ormai son cresciuto, perciò il coraggio ancora aspetto invano. Intanto dai violenti il sopruso e l'abuso...dai poveri cristi il lamento diffuso.

Leoluca OrlandoLa città antica dalle mura cadenti...fai pochi passi e tra le buche sprofondi... Nei vicoli stretti, gli scippi, panelle e stigghiole... ciononostante amore, bellezza e belle figliuole...Le macchine sempre in sosta selvaggia...ho l'ansia al cuor ! Sembra l'ultima spiaggia!...Dal mare alla Kalsa, da Monreale alla rocca, ohi...poveri occhi cosa vedere mi tocca ! Sui marciapiedi la cacca e rifiuti...sguazzan bestie e topi paffuti ! Oh Palermo decadente ed olezzosa, arsa e bruciata dal sole, sotto piante appassite e palme seccate dal punteruolo attecchite!

Oh Panormo, Panormo ! Per il dolore non dormo! Ogni notte io sogno il ritorno al lindo paesello natio...ma oramai siam nelle mani di DIO...tra le sue braccia la sofferenza e l'oblio ! Ma ad un tratto dal letame e fetore, sento battere un cuore, vedo chiaro il candore, cancella tutto il suo odore! Una giovin di geni Normanna...capelli biondi, profumo di donna...tra le macerie e nello sfacelo, un angelo biondo sceso dal cielo! Gli occhi appannati, il cervello s'inganna? Lei porta l'amore e il cuore s'affanna! Ha belle fattezze ed occhi profondi...tra le sue braccia a dolcezza t'arrendi ! Finisce qui la storia di lezzo e fetore...anche tra il fango può nascere amore ! Con l'alba agitata ed il sonno malfermo, ancora una rima, poi dopo mi fermo...Per amore di dolce normanna, grido forte...ti AMO... o ti odio Panormo?... in fondo io t'amo mia dolce normanna, ora sporca e sporcata, la mia amata PALERMO!

OLYMPUS DIGITAL CAMERA           Giuseppe Vullo
  24 aprile 2013

3 commenti:

  1. Mio caro Gianni vedo che hai pubblicato la mia lirica sulla sporca amata palermo in una rubrica dove non la legge nessuno. Grazie cmq.

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  2. Caro Dott. Vullo, come descrive bene lei, la città di Palermo è una bella città.
    Tra le più belle d'Italia.
    La maggior parte dei cittadini, devono essere educati verso un maggior senso civico e rispetto delle regole. Inoltre, il buon esempio da parte di chi ci governa, potrebbe portare la Città, forse, ai vecchi splendori normanni.

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    1. MIA CARA CARLOTTA PENSAVO CHE QUEST'ANGOLO DI BLOG NON LO LEGGESSE NESSUNO. IL MIO AMORE E RABBIA PER "L'AMIA SPORCA PALERMO" SONO 2 SENTIMENTI DELLA STESSA MEDAGLIA. TRAGICAMENTE INSEPARABILI CHE SPESSO MI FANNO SOFFRIRE. CMQ GRAZIE DI AVERMI LETTO.

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